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Conclusioni

Alla luce di quanto esposto, emerge che il recepimento degli IAS/IFRS per la compilazione dei bilanci degli istituti bancari avrà un impatto di non indifferente portata sotto molteplici aspetti.
Senza volerne descrivere una graduatoria d’importanza, il primo aspetto riguarda l’attuale normativa la quale, benché oggetto di recente riforma, per molti versi non si presenta compatibile con tali principi.
A questo proposito, gli esempi sono numerosi: investono l’ammortamento dei beni immateriali a durata indefinita, la classificazione delle attività e passività dello stato patrimoniale e via dicendo.
A subire l’impatto più forte è tuttavia la “cultura aziendale” esistente nel nostro paese, ben diversa da quella propria delle realtà di cui gli stessi IAS/IFRS sono espressione.
In coerenza con questo enunciato, l’applicazione degli IAS/IFRS accresce la corrente informativa del bilancio, soprattutto per quel che riguarda la dimensione finanziaria.
D’altra parte, ed è sempre una questione di “cultura aziendale” è innegabile che i principi contabili internazionali, rispetto a quelli nazionali, rispondono ad una filosofia assai diversa circa il modo di comunicare all’esterno il patrimonio aziendale e i risultati della gestione.

In particolare, il modello nazionale privilegia:
• una preminenza del principio della prudenza;
• una centralità del ruolo del reddito, a scapito della gestione finanziaria e monetaria.
Di contro, il modello IAS/IFRS implica:
• un diverso concetto di prudenza;
• una centralità delle informazioni di natura finanziaria, relative cioè ai flussi di cassa, rispetto a quelle sul reddito.
Tutto ciò nasce dalla volontà di favorire e tutelare gli interessi degli investitori e degli operatori del mercato mobiliare.
Tale impostazione è anche comprensibile, dal momento che risponde alle specifiche esigenze di paesi in cui operano aziende che hanno spesso una proprietà diffusa, anziché un numero limitato di grandi azionisti di maggioranza.
E, in effetti, è proprio questo connotato a giustificare le necessità di un’informazione basata su flussi di cassa e valori correnti.